Introduzione

Interpretazione dell’analisi “BHBR™”, dei rapporti e dei suoi componenti biochimici intracellulari del metabolismo nel bulbo del capello.

Queste note ed indicazioni oltre che essere di aiuto a tutti coloro che utilizzeranno il “BHBR™” stanno ad indicare che diversi tipi di indagine e di terapia possono completarsi a vicenda, per ottenere un miglior risultato globale.

Il “BHBR™” esamina il contenuto di elementi presenti nel bulbo del capello e nelle prime filiere cellulari, quindi la loro presenza intracellulare.
Gli esami ematologici indicano la loro presenza circolante nel sangue, quindi extracellulare.
Non sempre i dati possono coincidere. Il “BHBR™”, associato agli esami ematici, può dare un quadro più completo del caso in esame.
L’analisi dei minerali sulle urine evidenzia ciò che il corpo elimina ed è utile per diagnosticare le situazioni di accumulo, di aumento della mobilizzazione, di sovraccarico di specifici minerali che siano eliminati per via urinaria.

Importanti minerali come il calcio, fosforo, cloro, sodio, potassio, zolfo, a livello urinario, danno una idea abbastanza precisa del metabolismo dei singoli elementi.

Inoltre, possono essere sospettate, sempre attraverso le analisi delle urine, situazioni come l’iperparatiroidismo primitivo, l’iperaldosteroidismo.

Anche intossicazioni di minerali tossici potranno essere individuate. Non potranno tuttavia essere verificate le carenze minerali, così come la situazione minerale globale, perché alcuni minerali vengono eliminati in minime tracce e in tempi diversi.
Con il test “BHBR™” che utilizza metodi scientificamente comprovati, abbiamo una quantità di dati ed indicazioni che ci permettono di valutare, in modo adeguato, la situazione in atto.

I valori riscontrati nel capello e nel suo bulbo, rappresentano, se correttamente interpretati, i livelli dei minerali, delle vitamine, degli aminoacidi e degli ormoni nei tessuti.

Quindi il test “BHBR™”, che possiamo definire come test innovativo nel campo delle analisi polimetaboliche, è un metodo di primo approccio, in quanto la stabilità dei suoi valori rimane un concreto specchio di quanto è accaduto, a livello intracellulare, nel nostro fisico.
Ovviamente per una completa e approfondita indagine del soggetto, è necessario abbinare al test “BHBR™” i normali esami clinici e la conoscenza combinata di diverse discipline e della loro semeiotica. Il test “BHBR™” va considerato un test di screening, il quale per definizione non fornisce una diagnosi di una qualsiasi malattia o condizione patologica.
E’ un test progettato per fornire una considerevole quantità di dati e che può svolgere un ruolo importante nella prevenzione e nella diagnosi precoce di disturbi fisici e funzionali.

L’interpretazione richiede di rispettare una regola fondamentale:
tutte le voci presenti nel test, devono essere valutate come valori interdipendenti, ciascuno dei quali interagisce con tutti gli altri, infatti i nostro corpo è sempre in uno stato di equilibrio dinamico.
Oltre al livello di ogni singolo elemento, importantissima è la valutazione dei vari rapporti indicati nel “BHBR™”. I rapporti sono usati per determinare tendenze a eventi patologici e ad altre importanti indicazioni.

I rapporti hanno la stessa importanza, o anche maggiore, dei livelli dei singoli minerali. I rapporti sono utilizzati per determinare le tendenze patogene, la velocità dei processi metabolici, la risposta agli stress e ad altri parametri importanti. Le alterazioni dei valori di riferimento sono importanti solo se presenti in tutti i distretti da cui è stato eseguito il prelievo. Alterazioni più circoscritte possono essere dovute a fenomeni locali.

Quindi si deve tenere conto della omodinamicità intrinseca alle relazioni di sinergia e antagonismo tra i vari elementi.

È possibile rilevare sintomi di carenza o eccesso assoluti, riferiti cioè a un singolo elemento, e non solo quando essi siano riscontrati in carenza relativa o in eccesso relativo rispetto all’elemento a cui viene rapportato.
La “predominanza” (cioè l’eccesso) di un minerale, in rapporto ad un altro, così come la carenza di un minerale in rapporto ad un altro, anche quando il rapporto risulti all’interno del range di riferimento, restano comunque “segni” indicativi di possibilità di alterazioni future e di predisposizione disfunzionale.

Per una corretta valutazione generale del paziente/cliente occorrono dati anamnestici, esami biochimici e il “BHBR™”.

La ricerca dietologica può essere un valido complemento per giustificare e correggere i dati che escono dai vari quadri individuali.

Il “BHBR™” deve essere attentamente valutato: da esso si possono ricavare un gran numero di informazioni utili per il paziente.
Fenice Health Energy Srl

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