Hair Loss Investigation - HLI

Analisi del bulbo del capello mediante microscopia in luce polarizzata
“HAIR LOSS INVESTIGATION”

I capelli, da un punto di vista biologico, potrebbero essere definiti "inutili annessi cutanei", hanno in realtà per l'essere umano un profondo valore.

È chiaro quindi che la cura del capello riveste un ruolo importante nella vita del genere umano, così come una loro caduta possa generare una spiacevole situazione psico-emotiva e la necessità di una ”guarigione”.


È altresì altrettanto evidente che vi è un abbondante letteratura clinica che tratta il tema della “caduta dei capelli”, defluvium, alopecia o calvizie. L’origine della caduta dei capelli sembra vada ricercata in tre possibili fattori scatenanti, ovvero genetico e/o di genere in senso lato (es. alterazioni genetica, alopecia androgenetica con maggiore incidenza nell’uomo), immunologico, che comporterebbe uno stato di diminuzione delle difese immunitarie oppure una compartecipazione di malattie a sfondo autoimmunitario, e psicologico, causato da stress, soprattutto prolungati, shock ed eventi traumatici.

A questi si aggiungono le cause di origine farmacologica, in particolare verso chemioterapici, antidepressivi, alcune classi di antibiotici e prodotti contenenti acido acetilsalicilico.
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La vita del capello, e quindi il suo stato generale di benessere o di “malattia” (caduta), è controllata e regolata da un complesso meccanismo biochimico, in particolare le tre vie biochimiche steroidea, glicidico-metabolica ed autocrino-paracrina. La vitalità e la morfologia del capello è quindi una risultante di questo complesso meccanismo biochimico.
In presenza di caduta di capelli, il medico cercherà quindi di eseguire una corretta diagnosi basata sull’indagine anamnestica, su un accurato esame clinico, su osservazioni microscopiche morfologiche ed istologiche e su esami di laboratorio, proprio per cercare di capire e correlare i meccanismi biochimici sottostanti la caduta stessa.

Le indagini diagnostiche sul capello si sono quindi concentrate in due macro-segmenti, riassumibili in indagini di tipo morfologico-strutturale e indagini di tipo biochimico.
Le analisi di tipo morfologico sono svariate e partono dalla classificazione del tipo e grado (stadio) di alopecia in base al diradamento sul cranio (scala di Hamilton, Norwood, Ludwig), a facili test di tipo pratico (pull test, wash test), ad indagini sull’età e crescita (tricogramma, fototricogramma), ad indagini fini sulla morfologia e stato del capello e dell’epidermide interessati (es. spessore, micro-strutture, colore, stato dell’epidermide, etc).

Negli anni ’90 si è andata affermando l’indagine microscopica in luce polarizzata, che ha permesso di determinare l’età del capello, ovvero la sua fase vitale (anagen-catagen, o telogen), la sua struttura e microstruttura in alcune componenti (es. stelo, guaine, follicolo) e la presenza a livello qualitativo di componenti del capello (es. cheratina, coloranti).
Le analisi di tipo biochimico si concentrano sugli esami di routine (sangue, urine) e sul Tissue Mineral Analysis (HTMA) o mineralogramma.
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Gli esami di routine, quali urine e sangue, tendono a mettere in luce una situazione patologica corrente o molto recente con fluttuazioni anche sensibili derivanti da vari fattori contingenti (es. assunzione di cibo), e non come nel capello derivante da una situazione metabolica di più lunga durata e quindi più stabile e presentano una concentrazione di elementi circa dieci volte inferiori a quella nel capello, con chiara maggiore difficoltà di determinazione soprattutto per elementi in tracce, in considerazione che molti oligo-elementi tendono ad accumularsi soprattutto a livello cellulare nei tessuti piuttosto che a livello sistemico. Sono quindi utilissimi per un quadro patologico generale, ma vanno integrati con analisi più specifiche a livello del metabolismo cellulare per il capello.

Hair Loss Investigation

Il test “Hair Loss Investigation” mette insieme una valutazione oggettiva dello stato di avanzamento dell’alopecia ed una determinazione quali-quantitativa degli oligo-elementi nel bulbo del capello mediante microscopia in luce polarizzata con il metodo denominato BHBR™.
Il “BHBR™”, è attualmente da considerarsi il test, nel suo genere, più moderno e completo per misurare i livelli dei minerali nutrizionali e tossici, delle vitamine, degli aminoacidi e degli ormoni nel capello, fornendo un dettagliato identikit biochimico.
Il principio di base del “BHBR™” sfrutta in chiave diagnostica la combinazione del telerilevamento e della deconvoluzione, utilizzando la microscopia in luce polarizzata rifratta ed una macchina fotografica digitale ad alta risoluzione come detector.
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Il Test “Hair Loss Investigation” quindi combina la composizione quali-quantitativa dei componenti presenti nel bulbo del capello nella zona interessata alla caduta, l’analisi morfologica qualitativa dei capelli in luce polarizzata e la valutazione oggettiva della tipologia di alopecia secondo la scala di Hamilton per fornire al professionista un quadro completo sullo stato del capello e informazioni sulle cause locali e talvolta generali delle alopecie.
Gli elementi da fornire da parte del paziente per l’analisi sono i capelli, prelevati nelle zone interessate con il loro bulbo, e la valutazione dello stato dell’alopecia mediante raffronto con la scala di Hamilton, eseguita preferibilmente da un professionista o, in caso contrario, mediante auto-valutazione di confronto.

Il Test “HLI” è, in sintesi, un referto con i seguenti contenuti:
1. Valutazione della morfologia e struttura del capello, nelle sue evoluzioni fisiologiche e anomale. La valutazione morfologica è effettuata sui capelli nei diversi stadi (anagen, catagen, telogen), in diversi distretti (guaine, cuticola, cortex, etc….), pone attenzione sulla germinazione e fibrillazione cellulare e sul carico di rottura del capello. In particolare l’analisi morfologica permette:

  • di desumere le sofferenze locali e talvolta generali delle alopecie con risalto alle alterazioni funzionali legate ai vari agenti lesivi;
  • di analizzare la rete a losanghe che si formano nei punti d'incontro tra le filiere cellulari in fase anagen iniziale che, fanno parte della nutrizione cellulare, della conservazione del "memory factor" (destinazione cellulare) e della costituzione dei componenti della cheratina;
  • di evidenziare le microstrutture bulbari e di visualizzarne nel contempo la continuità, lo spessore e il diametro delle architetture;
  • di rilevare il comportamento statico e dinamico delle impilazioni cellulari permettendo un approfondimento di indagine sia per quanto riguarda l'orientamento evolutivo del capello che le condizioni della matrice praticamente in tempo reale;
  • di individuare le microarchitetture interne del bulbo mettendo in risalto le zone polari particolarmente attive.
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2. Una precisa quantificazione dei componenti cellulari nel bulbo del capello, ovvero minerali, nutrizionali e tossici, vitamine, aminoacidi e ormoni.
Al momento quindi, il test “HLI”, è l’unico strumento capace di fornire tutti i dati citati con un solo metodo d’'indagine abbastanza semplice e veloce.
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